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Bollini (ct Italia U20): "Col Portogallo sfida di cartello. Buona la strada intrapresa dalla Juve"
11 ott 2021 21:48Altre notizie
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com

Ai microfoni di Radio Bianconera, nel corso di ‘Terzo Tempo’, è intervenuto Alberto Bollini, tecnico dell’Italia Under 20, in vista del match del Torneo ‘8 Nazioni’ contro il Portogallo allo Stirpe (ingresso gratuito e match visibile sui canali Rai Sport): “È una partita molto importante, sicuramente una sfida di cartello. Si affrontano due squadre che rappresentano due scuole che si fanno rispettare in tutto il mondo. L’orgoglio di indossare la maglia azzurra per i nostri ragazzi vuol dire tanto, affrontiamo una delle squadre più titolare a livello giovanile. Hanno una cantera importantissima e una squadra molto forte anche a livello tecnico, nel dribbling e nei duelli”.

Cosa è mancato contro l’Inghilterra (match pareggiato 1-1)?
“È stato un match per cui bisogna fare gli elogi alla nostra squadra che si è battuta contro una squadra molto forte, non è usuale tra i giovani giocare davanti a 7000 spettatori. Non è mancato niente se non l’elogio ai ragazzi per come hanno interpretato la fase di non possesso. Abbiamo avuto il merito di andare in vantaggio e forse con un po’ di cinismo potevamo portare a casa la vittoria, ma non ci possiamo lamentare perché è stata una bellissima serata a livello agonistico, di sport e poi per un risultato strameritato”.

La Romania al primo posto è una sorpresa? In Italia c’è un problema con la valorizzazione dei giovani?
“Sulla classifica dico che è da guardare non in maniera decisiva in questo momento, potrebbe essere una sorpresa vedere la Romania prima ma giocare lì non è mai semplice soprattutto per il fattore campo e per l’agonismo che mettono in campo. Il Portogallo ad esempio viene da una sconfitta contro la Norvegia ma ha dominato l’avversario. Sui giovani dico che ora c’è molta attenzione. Per le categorie difficili, ad esempio la Serie C, io vedo tante squadre che giocano con i giovani. La Serie B sta dando molti giocatori a noi e all’U21, quindi c’è la volontà di farli giocare. Il coraggio nel lanciare i giovani sta migliorando”.

La vittoria di Mancini rappresenta un exploit che può mettere una toppa ai problemi di sviluppo del nostro calcio o è l’inizio di un processo di crescita?
“Direi che l’exploit della Nazionale gestita magistralmente da Mancini ha creato grande entusiasmo. Chiaro che portare adesso la maglia azzurra porta un orgoglio maggiore, è una maglia invidiata e che quindi va sudata. Questo movimento a cascata incide favorevolmente anche sulle Nazionali minori e sui singoli”.

Quella intrapresa dalla Juve è una strada da percorrere in maniera più massiccia?
“Io sono molto favorevole, ho allenato 12 anni in Primavera, è una fascia d’età che mi ha dato soddisfazione. Il fatto che la la Juve stia puntando sulle seconde squadre è ottimo, anche se capisco che non tutte le squadre abbiano i fondi per puntarci. Per un ragazzo di 20 anni giocare in Serie C è una palestra importante sotto molti punti di vista”.

Clicca sul podcast in calce per ascoltare la trasmissione integrale.

 

Redazione Radio Bianconera
"Terzo tempo" con Luigi Schiffo e Marco Spadavecchia. Ospiti: Simone Dinoi, Alberto Bollini (tecnico Italia Under 20 e Juve Under 23), Giuseppe Leone (centrocampista Italia Under 20 e Juve Under 23), Gianni Di Marzio e Roberto Gagnor (scrittore). © registrazione di Radio Bianconera