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Jarni: "Sarri a volte mi sorprende. Ai miei tempi calciatori più responsabili"
01 giu 2020 10:00Altre notizie

Intervistato da Radio Bianconera nel corso di ‘Domenica Sport’, l’ex bianconero Robert Jarni (stagione 1994/95) ha analizzato così alcuni dei temi più caldi del momento: “È stato un anno indimenticabile, siamo partiti male le prime giornate, poi il mister ci ha detto che avremmo fatto come diceva lui e che se avessimo perso sarebbe stata colpa sua. Poi abbiamo ripreso a vincere e alla fine abbiamo vinto il campionato e anche la Coppa”.

Sul gol di Del Piero alla Fiorentina: “Quell’anno ci sono stati tantissimi campioni, poi Del Piero entrava, aveva credo 19 anni, c’era anche Tacchinardi e tanti altri fuoriclasse. Era bello allenarsi e giocare le partite soprattutto”.

Su Marcello Lippi: “A Bari ho avuto anche mister Boniek, poi quando finivo l’allenamento andavo a casa e ricordavo il modo in cui si comportava il mister con gli allenatori. Allenare era una cosa che mi piaceva già da giovane. Poi ci sono due allenatori da cui ho preso tantissimo, Lippi e Aragones della Spagna”.

Gli viene chiesto in chi si rivede: “È difficile, sono altri tempi. Noi eravamo più responsabili, ora i ragazzi credo che non capiscono che hanno una grande opportunità, sei pagato bene per fare il lavoro che ti piace, credo che non siano coscienti delle opportunità che hanno per fare una bella vita”.

Cosa manca alla Juventus: “Credo che non si debba parlare di quali giocatori prendere, abbiamo visto dopo questo maledetto Coronavirus che bisogna preparare molto bene perché si gioca ogni tre giorni. Non bastano 20-25 giorni pr prepararli, spero che non ci saranno infortuni anche se è inevitabile”.

Sui rimpianti: “Che abbiamo perso la Coppa Uefa contro il Parma a Milano, abbiamo giocato molto bene, credo che abbiamo avuto più occasioni, ma nella vita così come nello sport se non hai fortuna fai fatica, ci vuole sempre”.

Sul salto di qualità della Juve: “Abbiamo una rosa valida, con grandi individualità. Poi il mister a volte mi sorprende con la formazione, ma è il suo modo di vedere il calcio e lui sa bene cosa deve fare avendo i calciatori a sua disposizione”.

Su Sarri: “La qualità ce l’abbiamo, sappiamo molto bene che per essere un grandissimo mister dipendi dai calciatori. Ognuno di noi ha un pensiero, ma ci sono tante cose di mezzo, ad esempio la fortuna ti aiuta tantissimo. Ora che riprende il campionato se la Juve riparte con il piede buono potrebbe chiudere la stagione al primo posto”.

Su Conte all’Inter: “È stato un grandissimo giocatore, adesso è molto più aggressivo come allenatore, come giocatore era più tranquillo ma molto molto bravo”.

Su Andrea Fortunato: “È stato un momento molto difficile soprattutto per i suoi parenti e poi anche per la Juventus. Una gran perdita”.

Clicca sul podcast per l’intervista integrale.

Redazione Radio Bianconera
Robert Jarni (ex calciatore Juventus) ospite a "Domenica Sport" con Luca Cavallero. © registrazione di Radio Bianconera