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Matri: "Il ritiro? Per ora nessun ripensamento. Alla carriera da allenatore non penso, per lo Scudetto Juve sempre favorita"
27 mag 2020 16:30Altre notizie
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera, nel corso di ‘Terzo Tempo’, l’ex attaccante Alessandro Matri ha parlato della recente decisione presa di ritirarsi dal calcio giocato, tornando anche sul periodo trascorso alla Juventus: “Il ritiro? Ero partito con delle motivazioni alte, volevo rimettermi in gioco. Ho vissuto delle situazioni che non mi sono andate bene a Brescia. Quando non giochi a 36 anni fai fatica ad entrare in condizione. Dopo aver rescisso il contratto, ho preso la decisione di lasciare il calcio. È stata una scelta ponderata, anche perché le motivazioni sono venute un po’ a mancare. Per il momento non ho ripensamenti, sono convinto della mia scelta”.

Su una possibile carriera da allenatore: “Per il momento non è un mio obiettivo. Io sono convinto che certe decisioni si prendono strada facendo. Mi piacerebbe restare nel mondo del calcio, questo però non vuol dire però che uno che abbia giocato a pallone sappia come stare in quel mondo. Ho comunque tanta voglia di imparare cose nuove”.

Sul discusso libro di Giorgio Chiellini: “Alcuni estratti mi hanno sorpreso, però capisco che quando si scrive un libro si devono dire delle cose nuove. Non voglio entrare troppo nel merito delle polemiche. Io non parlo di cose relative allo spogliatoio, anche quando me lo chiedono i miei amici”.

Su Massimiliano Allegri: “Sicuramente è stato il mio allenatore più importante, ho sempre avuto un ottimo rapporto con lui e ci siamo sempre dimostrati stima reciproca. È stato un allenatore che mi ha cresciuto. Oltre a ritenerlo un grande allenatore, ci unisce una profonda stima umana”.

Sui partner avuti in attacco: “Con Quagliarella e Vucinic mi sono trovato molto bene. Mirko potrebbe forse avere qualche rimpianto per la sua carriera viste le qualità che aveva. Quagliarella dimostra ancora oggi di essere uno dei migliori centravanti italiani. Dire Tevez e Del Piero sarebbe troppo facile”.

Sulla lotta Scudetto: “Credo che le sorti del campionato possano cambiare un po’ con questa sosta. Aumenterà il fattore tecnico come discriminante. La Juve resta favorita per la qualità della rosa, superiore a tutte. La Lazio non credo mollerà e l’Inter ha un allenatore come Conte, che conosciamo tutti”.

Sul rendimento avuto da Maurizio Sarri fin qui: “Credo serva del tempo, forse per ora non si è visto quel gran cambiamento che ci si aspettava. Non è facile imporre un gioco quando hai una squadra di grandi campioni affermati, come sempre ci vuole pazienza”.

Infine chiosa sullo Scudetto vinto nella Juventus di Antonio Conte: “È per me un ricordo indelebile, nessuno si aspettava di vincere il campionato, soprattutto da imbattuti, contro un Milan composto da grandi campioni. È stato bellissimo e inaspettato. I ricordi riaffiorano di più soprattutto in questo momento”.

Redazione Radio Bianconera
“Terzo tempo” con Giulia Borletto e Marco Spadavecchia (skype): Giovanni Albanese, Alessandro Matri, Fabrizio Ponciroli, Claudio Onofri, Ivan Cardia (Tuttomercatoweb), Ciccio Mariello, e Simone Dinoi. © registrazione di Radio Bianconera