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Sandulli: "Juve-Napoli riscriverei la stessa sentenza. Vicenda Suarez, nessun rischio. Calciopoli? Sbagliato assegnare lo scudetto all'Inter"
30 apr 2021 15:35Altre notizie

Piero Sandulli è intervenuto su Radio Bianconera, nel corso di Fuori di Juve. Il Presidente della Corte Sportiva d'Appello Nazionale della Figc ha parlato, tra le altre cose, di Juve-Napoli, della Supelega, del caso Suarez e di Calciopoli.

Presidente, la sua sentenza sul famoso Juve-Napoli fu completamente ribaltata dal Collegio di Garanzia del Coni. In quell'occasione la Figc non si presentò in giudizio. A distanza di quattro mesi, cosa ci può dire di quella vicenda?

"Il diritto alla difesa ognuno lo interpreta come meglio crede. La pandemia ha portato ad una mutazione delle regole in corsa in questa e nella passata stagione. Siamo arrivati anche a dei compromessi, come il protocollo. Gli accadimenti singoli rischiano di darci un quadro non completo. Ci fu una scelta da parte della Figc in un contesto e di carattere eccezionale. Le chiavi di lettura possono essere difformi. Alle sentenze bisogna adeguarsi. I latini dicevano che il giudicato è in grado di trasformare il bianco in nero”.

Il Napoli però violò il protocollo. Lei rimase deluso per la mancata presenza della Federcalcio?

"Se la Figc ha ritenuto di non sottolineare alcune peculiarità del protocollo, è una sua libera scelta e ne prendo atto. Quello che non ci convinse era il rapporto causa-effetto, che appariva essere ribaltato".

Non si è sentito sconfitto?

"I giuristi non si sentono mai sconfitti. Rifarei le stesse valutazioni e riscriverei la stessa sentenza”.

Come valuta la recente norma anti-Superlega varata dalla Federcalcio?

"Non si può creare un torneo alternativo e fruire anche del resto. Se costituisco la Superlega non posso partecipare al campionato perché se da quel torneo ottengo dei guadagni e riutilizzo per la Serie A in qualche modo altero gli equilibri. Se sono fuori dal sistema quest'ultimo non deve sanzionarmi, ma nemmeno integrarmi".

Caso Suarez, quale idea si sta facendo e cosa rischia la Juve?

"Il rinvio a giudizio è stato chiesto solo per un'avvocatessa officiata dalla società bianconera. Dal punto di vista della giustizia sportiva non ci sono alterazioni perché il calciatore non è stato tesserato, quindi allo stato attuale il club non rischia nulla".

Ai tempi di Calciopoli lei era presidente della Corte Federale e disse che non ci furono illeciti. Non crede che la Juve abbia pagato un po' troppo rispetto ad altre società? La situazione dell'Inter peraltro cadde in prescrizione...

"I giudici prendono atto ed esaminano ciò che viene portato sui loro tavoli. Ci fu un tentato illecito, ma che fosse arrivato a conclusione non è stato accertato. Che ci fossero abitudini insane è fuori di dubbio, ma non è provato che queste avessero alterato i risultati”.

Quindi la retrocessione in Serie B fu una pena eccessiva per la Juve?

“La pena fu rivista rispetto a quella del Giudice di primo piano, ma ne erano consapevoli anche i dirigenti del club. Io non avrei assegnato lo scudetto all'Inter terza classificata. Era bene che ci fosse un buco per ricordare quelle anomalie”.

La prima riforma di cui necessita la giustizia sportiva calcistica?

“E' necessario puntualizzare meglio l'acquisizione della prova. Quando gli atti vengono portati alla Procura federale bisognerebbe incrementare il diritto alla difesa delle parti incolpate”.

Redazione Radio Bianconera