Ai microfoni di Radio Bianconera, nel corso di ‘Cose di Calcio’, è intervenuto il giornalista della Gazzetta dello Sport Sebastiano Vernazza: “Io nel mio articolo ho scritto che secondo me Calhanoglu a 7 milioni di euro netti diventa un giocatore normale pagato troppo, lo stesso sarebbe per Dybala se rinnovasse a 15 milioni di euro a stagione. Tutto ha un prezzo ma il prezzo deve essere congruo. Poi non ce l’ho con nessun giocatore in particolare, non è una questione personale, se i giocatori ottengono quello che chiedono sono contento per loro, ma a quel punto la colpa è delle società che si lamentano della crisi economica e poi concedono ingaggi non congrui. Calhanoglu ad esempio sta giocando a grandi livelli da 6 mesi, cioè da quando al Milan è planato Ibrahimovic. I tempi sono maturi perché le società facciano cartello, che è quello che succede nello sport americano. I club dovrebbero darsi dei paletti e non farsi la concorrenza perché il Milan magari non dà a Calhanoglu 7 milioni l’anno, ma poi il giocatore trova qualcuno che glieli dà. I procuratori così hanno gioco facilissimo, chiedono cifre enormi e poi si accontentano se chiedendo 30 ottengono 20. Ma così il sistema crolla”.
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